Petrolio, petrolio, petrolio.
L’attacco all’IRAN scatena il petrolio al rialzo.
Ma dove?
Petrolio, petrolio, petrolio.
L’attacco all’IRAN scatena il petrolio al rialzo.
Ma dove?
Oro, oro, oro.
Leggiamo di una corsa all’oro: pressoché ogni mattina.
Da due mesi, il prezzo dell’oro non si è proprio mosso.
Non si è proprio mosso neppure nell’ultima settimana.
Basta guardare un grafico.
Per noi investitori questa guerra è la perfetta occasione per riflettere a fondo su come funzionano i meccanismi della comunicazione di massa. Che spesso danneggiano gli interessi degli investitori finali, come famiglie ed Aziende non finanziarie.
Il dollaro USA non ha reagito, e questo, non c’è dubbio, è un segnale.
Ma un segnale di che cosa?
Esiste oggi una “fuga dal dollaro USA”?
In materia di investimenti, è necessario essere molto accurati, e analitici, prima di uscire allo scoperto con affermazioni ed indicazioni.
Dunque, il valore del dollaro USA contro euro, oggi, si colloca al livello che vedete nel grafico. Di 25 anni.
Noi non abbiamo dimenticato le WMD, le “armi di distruzione di massa”. La fialetta presentata all’ONU dal generale Colin Powell, ricordate?
Il Presidente era George W. Bush.
Venti anni fa, circa.
Ogni investitore deve rimanere lucido ed utilizzare la propria esperienza per interpretare i fatti (per quanto drammatici).
La domanda che per noi è centrale, cruciale, decisiva, per tutti noi investitori, è: perché adesso?
Il rischio di guerra nucleare è oggi sul tavolo.
E non parliamo soltanto di IRAN ed Israele.
A proposito di nucleare, ci sembra di particolare interesse l’aspetto che viene evidenziato nell’immagine.
Noi non possiamo ovviamente incidere sui fatti.
Ovviamente, non siamo in grado di proporre analisi di livello qualitativo elevato in materia di geopolitica e tattiche militari.
Mantenendo la nostra impostazione, concentrata sulle scelte di investimento, possiamo però mettere all’attenzione di chi ci segue alcuni spunti sui quali riflettere. Spunti con implicazioni di particolare rilevanza per noi investitori.
Ci sono cose che da una settimana sono del tutto scomparse dalle prime pagine dei quotidiani.
Questa notizia la abbiamo trovata ieri sul sito di France24. Non sui siti dei media italiani.
E’ rilevante per noi investitori comprendere in che modo i media organizzano la pubblicazione delle notizie.
Anche perché, comunque vada a finire in IRAN, tutte le altre cose non scompariranno.
Gestione di portafoglio: per CONSOB e Magistratura, una attività “riservata”.
“Riservata”, secondo loro, al cartello tra SGR e Reti di vendita di GPM, Polizze e Fondi Comuni di Investimento..
Noi qui riproduciamo una delle decine di migliaia di prove del fatto che l’attività di gestione del portafoglio titoli è ben più diffusa, dispersa, e “non riservata”.
E poi, ci sono anche il Web, i social, i media: ed eccoci al nostro esempio.
Cogliendo prontamente lo spunto dell’attacco all’IRAN, ecco che compaiono sui quotidiani e sui social e sul Web una lunga serie di concrete indicazioni per la gestione del portafoglio.
Vi aiutiamo, grazie a questo esempio, a rendervi conto di come vengono costruite queste “consulenze” dei media.
Nell’immagine, lo spunto è “avere meno dollari in portafoglio”. A favore di Europa, Mercati Emergenti, materie prime, asset reali, e oro.
Un po’ … alla rinfusa, a prima vista.
Come vedete nell’immagine allegata, il Corriere della Sera veicola indicazioni per la gestione del portafoglio: in questo caso, mette in vetrina i prodotti di Mediobanca SGR.
Si tratta proprio di quella “gestione di portafoglio” che le Autorità preposte alla Vigilanza (da CONSOB alla stessa Magistratura) definiscono “attività riservate”.
La “riserva” in questione è però flessibile: molto elastica quando fa comodo, molto rigida quando le Autorità vogliono proteggere il cartello delle Reti di vendita.
Se leggete con attenzione il testo, e poi i numeri dell’immagine, vi renderete conto che in un momento di massima incertezza e instabilità, segnalato dal titolo e dall’impostazione tutta dell’articolo, il suggerimento operativo che vi arriva da questa “fabbrica di Fondi Comuni” (Mediobanca) è … semplicemente sempre lo stesso di ogni altra volta.
Il portafoglio bilanciato tra azioni ed obbligazioni. Stavolta 50/50.
Anche in questo secondo estratto, potete trovare indicazioni concrete. Viene proposto un secondo portafoglio, che vi invitiamo a esaminare insieme al testo che trovate nell’immagine. In questo caso, il Corriere della Sera pubblicizza le idee di Pictet AM.
Che cosa ne dite? Vi convince questo portafoglio? Volete fare in questo modo?
Come tutti sapete, Recce’d produce portafogli modello del tutto diversi. Di certo, oggi noi non siamo LONG sui Magnifici Sette e neppure sulle obbligazioni europee. Questo, è certo.
E voi? Non credete che per ritrovarvi con un portafoglio come questo, allora potete fare anche da soli?
Che cosa rimane, alla fine, di concreto? Quali indicazioni? Quali suggerimenti che si possano applicare? Quale elemento utile’ Quale aiuto concreto?
A nostro giudizio, le cose utili sono due richiami, che possono aiutarvi sia nelle scelte di asset allocation, sia nella futura strategia da applicare attraverso le vostre scelte, sia alla gestione del portafoglio titoli (il timing, le percentuali, gli strumenti, e così via.
I due richiami sono:
il Nuovo Mondo sui mercati; e
instabilità ed incertezza sui mercati finanziari.